Good morning.
We are five students at the “A. Stradella” Comprehensive Institute in Nepi.
Oggi, in veste di inviate del giornale scolastico “Lo Stradellino”, siamo arrivate in Inghilterra presso la corte di due grandi sovrane, Elisabetta I ed Elisabetta II, entrambe storicamente importanti e allo stesso modo profondamente legate al loro popolo.
Abbiamo varcato da poco le porte della magnifica residenza reale e tra non molto saremo al Loro cospetto nella sala del trono. Considerati i Loro numerosi impegni non è stato facile ottenere questo incontro, ma alla fine le Due Regine hanno cortesemente accettato di dedicarci un po’ del Loro tempo prezioso e di essere intervistate.
Ci siamo quasi! Un maggiordomo in guanti bianchi e divisa impeccabile ci conduce attraverso dei lunghi corridoi fino ad una porta maestosa; la apre e ci invita ad entrare: una stanza imponente appare davanti ai nostri occhi. Il pavimento è lucido; alle pareti sono appesi numerosi quadri raffiguranti condottieri e sovrani. Scudi ed armature arredano l’ambiente, mentre ampie finestre con tende a drappeggio lo illuminano. Percorriamo il lungo tappeto rosso che attraversa la sala e, dopo essere state autorizzate, troviamo posto a poche decine di metri dal doppio trono, rialzato, dove siedono le Due Regine.
Good morning Your Majesties. Allow us to express our deep gratitude for Your hospitality and for taking the time for this interview.
ELISABETTA I: “Buongiorno, è un piacere avervi a corte. Non vedo l’ora di soddisfare le vostre curiosità, ma vi dico subito che non risponderò a domande impertinenti o troppo private”.
ELISABETTA II: “Buongiorno, mie care. Sono sicura che il tempo che trascorrerò con voi giovani fanciulle sarà ben speso. Let’s start, please”.
Per prima cosa ci piacerebbe sapere qualcosa sulle Vostre origini.
ELISABETTA I: “Io sono nata a Greenwich il 7 settembre 1533 dal grande re Enrico VIII Tudor ed Anna Bolena, sua seconda moglie. Mio padre voleva a tutti i costi un erede maschio, così, dopo la mia nascita, mia madre rimase incinta altre volte, ma tutte le gravidanze si interruppero bruscamente. Dopo l’ultimo aborto mamma cadde definitivamente in disgrazia e, accusata di stregoneria, alto tradimento, incesto e adulterio, venne rinchiusa nella torre di Londra e, infine, decapitata. Il giorno successivo papà si fidanzò con un’altra donna ed io, che allora avevo tre anni, fui dichiarata illegittima e persi il titolo di principessa”.
ELISABETTA II: “Io, invece, sono nata a Londra il 21 aprile 1926 da Giorgio VI ed Elizabeth Bowes-Lyon. Il mio nome completo è Elizabeth Alexandra Mary: il primo ereditato dalla mamma, mentre gli altri due rispettivamente dalle nonne materna e paterna. Ho una sorella più piccola di quattro anni, che si chiama Margaret, che come me ha ricevuto un’educazione rigida”.
Your Majesty Elisabetta I non era nostra intenzione farLe tornare alla mente dei pensieri tristi. Ci perdoni, siamo molto dispiaciute.
ELISABETTA I: “Non vi preoccupate, mie care. È passato così tanto tempo che ormai quegli eventi sono soltanto dei brutti ricordi…e poi non sarei la donna che sono oggi, se non avessi vissuto quelle tristi esperienze. Forza, coraggio, andiamo avanti”.
Se possiamo aggiungere qualcosa…“E che donna!”. Lei ha fama di essere una sovrana decisa, ma di questo parleremo più avanti, perché ora abbiamo un’altra curiosità da soddisfare. Prima ha detto, infatti, di aver perso il titolo di principessa, ma allora come ha fatto a diventare regina? Come è riuscita a salire sul trono? Ci piacerebbe chiedere la stessa cosa anche a Lei, Sua Maestà Elisabetta II.
ELISABETTA I: “Nel 1540 mio padre si sposò con una donna, che per me fu soprattutto una grande amica. Devo a lei la mia riabilitazione a corte e l’incoronazione a regina, dopo la morte della mia sorellastra Maria I Tudor. Era il 15 gennaio 1559 ed avevo venticinque anni”.
ELISABETTA II: “Io sono salita al trono all’età di ventisette anni, succedendo a mio padre, morto di infarto nel febbraio 1952. Da quel giorno ho dovuto farmi carico della responsabilità di gestire un vasto regno, anche se l’incoronazione solenne avvenne il 2 giugno 1953. Alla cerimonia, che ha richiesto sedici mesi di preparazione e tre prove generali, hanno partecipato ottomila invitati”.
Ottomila invitati? Wow, proprio come nelle favole! Sarà stata una giornata indimenticabile, sotto tanti punti di vista. Molto più impegnativa di un matrimonio, che di solito mette a dura prova ogni ragazza in età da marito! A proposito, se non siamo troppo indiscrete, possiamo chiederVi qualcosa sui Vostri amori?
ELISABETTA I: “Nel mio caso la domanda mi sembra un po’ fuori luogo, visto che vengo definita la “Regina vergine”. Posso, comunque, dirvi che sono stata molto corteggiata ed ho avuto tanti pretendenti, ma non mi sono mai voluta legare a vita con nessuno di loro. Diciamo che il mio vero marito è stato il popolo inglese”.
Voci di corridoio ci hanno riferito che Filippo II di Spagna voleva sposarLa. È vero?
ELISABETTA I: “L’ho rimosso dalla mia mente quando ho saputo che avrebbe attaccato il mio regno! L’Inghilterra è sempre stata rivale della Spagna per molti motivi, tra cui quelli religiosi. Nel 1588, infatti, Filippo II tentò di invadere la mia isola con l’Invincibile Armata, una flotta di galeoni difficilmente manovrabili nel Canale della Manica. La flotta, nemmeno a dirlo, fu sconfitta dalla nostra marina da guerra e dai corsari al mio servizio. Egli cercava di imporre il cattolicesimo nelle mie terre, ma la sua sconfitta mi aiutò a rafforzare l’anglicanesimo. Per fortuna non ho accettato la sua proposta: ero troppo bella per lui!”
ELISABETTA II: “Io ho sempre creduto nell’amore ed in tutti questi anni ho lottato strenuamente per tenere unita la famiglia, nonostante i presunti tradimenti di mio marito Filippo. Ancora oggi, a quasi cento anni, è lui la mia roccia, il mio vero consigliere e l’unico che possa mettere in discussione le mie decisioni. Ci siamo innamorati quando avevo poco più di tredici anni e ci siamo sposati nel 1947, vincendo le resistenze di mio padre che non lo riteneva adeguato al ruolo di futuro re. Si sbagliava e, comunque, io l’amavo. Se facciamo qualche calcolo veloce: il nostro matrimonio dura da oltre settant’anni”.
Come mai con il matrimonio non avete cambiato il nome della vostra casata? Di solito quando ci si sposa la donna prende il cognome del marito. Potete spiegarci questa cosa?
ELISABETTA II: “In effetti di norma accade ciò che voi avete affermato. Nel mio caso, tuttavia, l’allora Primo Ministro Winston Churchill e mia nonna Maria di Teck si opposero al cambio di nome della Casa reale inglese, favorendo il mantenimento del nome Windsor. Filippo si lamentò un po’, ma alla fine capì l’importanza di tale scelta”.
E Lei, invece, a quale casata appartiene? Alla medesima di Elisabetta II?
ELISABETTA I: “No, non appartengo alla stirpe dei Windsor, ma alla casata reale dei Tudor. Sono la sesta monarca di questa dinastia e, non avendo figli, alla mia morte non vi sarà nessuno che possa tramandare il nome ed il prestigio della mia famiglia. Mi rimangono solo i miei adorati animali”.
Anche noi amiamo molto gli animali. Quali sono i Vostri preferiti?
ELISABETTA I: “Io ho un debole per i cavalli e quando posso mi lancio in corse sfrenate, perché mi permettono di dare libero sfogo al mio carattere ribelle”.
ELISABETTA II: “Anch’io amo molto gli animali, soprattutto i cani. Le razze che preferisco sono i Corgi, i Cocker Spaniel e i Dorgi. In totale ho quattordici cani: Monty, Emma, Linnet, Willow, Holly, … solo per citarne alcuni”.
Le Due Regine vi aspettano la prossima settimana con la seconda e ultima parte della Loro intervista realizzata da Martina Lucia, Giorgia Mantovani, Martina Natili, Azzurra Tacchi e Anamaria Tulug (2D).