di Giulia Berardi (3C)
Nella provincia di Viterbo viene sprecata molta acqua. Le cause principali sono due e la prima è la mancata manutenzione degli acquedotti, che sono ormai strutture vecchie, in cui durante il trasporto oltre il 50% dell’acqua va dispersa, secondo i dati resi noti da Talete, che è la società che gestisce il servizio idrico nella nostra provincia. L’altro problema, non meno grave, è rappresentato dall’eccessivo utilizzo d’acqua per fini domestici da parte dei cittadini che ne abusano, soprattutto nella stagione estiva per docce frequenti e per innaffiare giardini.
Le persone purtroppo pensano che sulla Terra ci sia acqua in abbondanza, visto che essa ha un ciclo continuo che le permette di essere di fatto infinita. Il vero problema è però la mancanza di acqua dolce che, oltre ad essere poca, non è distribuita uniformemente in tutto il mondo. Non a caso l’acqua viene definita “oro blu”.
Nel mondo, secondo alcune statistiche, sono quasi 4 miliardi le persone a rischio per insufficienza d’acqua e 5 milioni i morti per malattie legate alla sua scarsità o per mancanza di servizi igienico-sanitari di base. Il 12% della popolazione mondiale, di contro, usa l’85% delle risorse idriche del Pianeta.
Il problema dell’acqua non si ferma quindi solo al Viterbese, ma riguarda tutto il mondo. Il paese con più scarsità di acqua potabile è l’Africa dove nascono ogni giorno dei conflitti per ottenere quell’oro blu che noi abbiamo in abbondanza e che addirittura sprechiamo. La siccità, causata dalla mancanza di piogge, porta all’inaridimento del terreno che diventa incoltivabile e fa crollare l’economia del paese. Pertanto non è possibile comprare strutture per l’approvvigionamento e la distribuzione dell’acqua, comportando così un circolo vizioso che causa la sofferenza di miliardi di persone.
Con i cambiamenti climatici e gli sprechi, prima o poi l’acqua diventerà un problema anche in Italia (in alcune regioni e in alcuni periodi dell’anno già lo è), quindi noi dobbiamo fare del nostro meglio per far sì che questo non accada, utilizzandola il necessario senza sprecarla inutilmente.