di Emanuela Tal (2A)
Oggi è successo un qualcosa di veramente molto strano.
Tutto è iniziato quando sono entrato in questa macchina del tempo, arancione a sinistra e blu a destra. Io ridevo, ma due secondi dopo mi sono ritrovato nel mondo giurassico tra erba alta e alberi distrutti.
Sentivo versi di dinosauri dappertutto, acqua che scorreva e vulcani che eruttavano. Non credevo ai miei occhi! Infatti, tastavo nervosamente l’aria intorno a me alla ricerca di un muro, pensando fosse una realtà virtuale (breve spoiler: non lo era!).
Rassegnato alla dura realtà, sono andato un po’ in giro alla ricerca di caverne, ma senza risultati. I miei indumenti si erano ormai sporcati e strappati; morivo di fame e di paura. Neanche il tempo di assaggiare una noce di cocco, che già si era fatta sera, e – tutti lo sanno – i più selvaggi, terribili e mostruosi dinosauri si aggirano di notte…i T-Rex!
Cercai il più in fretta possibile una caverna o un posto sicuro, ma già un T-rex mi aveva inquadrato e mi scrutava da lontano. Nella mia testa pensavo solo a rimanere vivo e a non morire, ma una parte di me diceva che era una coraggiosissima missione impossibile.
Correre era la prima cosa che pensai di fare, ma in tutti i film giurassici dicono di rimanere fermi perché così il dinosauro non si agita. Insomma, era una stupidaggine scappare, una pessima idea…ma lo feci lo stesso.
Scappai il più lontano possibile, ma il T-rex correva mille volte più veloce di me. Ero tutto sudato e avevo perso il controllo di me stesso; a un certo punto pensai addirittura di essere già morto, ma subito dopo uscii dalla cabina della macchina del tempo, sano e salvo. Erano finite le quattro ore di prova, per fortuna!
Dopo essermi ripreso e aver raccontato tutto con attenzione, l’azienda mi diede quei famigerati 777.777 euro che erano stati promessi a coloro che avessero provato la macchina.
Conclusi che era stata una missione molto divertente, ma che non avrei mai voluto ripeterla in tutta la mia vita.