di Gabriele Zucchetto (3B)
Esattamente trentuno anni fa il fisico americano Larry Shaw organizzò il primo Pi-Day, vale a dire un’intera giornata dedicata al pi greco. Perché proprio il 14 marzo? La risposta è nel formato della data mese-giorno, in uso negli USA, in base al quale si indica prima il mese (3) e poi il giorno (14), ottenendo così il numero 3,14 (l’approssimazione appunto del pi greco). La prima celebrazione del Pi-Day si è tenuta all’Exploratorium di San Francisco, che ancora oggi continua ad organizzare delle celebrazioni per la nostra amata costante. La festa è stata ufficializzata il 12 marzo 2009 e riconosciuta come giornata nazionale.
Il pi greco trova applicazione in innumerevoli campi scientifici, dalla geometria all’architettura, alla fisica: il suo valore è stato utile nello studio delle onde dell’elettromagnetismo; infatti è grazie alle formule con il pi greco che noi usufruiamo del forno a microonde!
Con la sua lista infinita di cifre decimali, questa costante è diventata protagonista di alcune competizioni in cui ci si sfida a recitare i decimali in sequenza: il record è quello di Akira Haraguchi, che nel 2011 è riuscito a memorizzare le prime centomila cifre.
Da un punto di vista “scientifico”, a rendere il Pi greco ancor più curioso ed interessante è il fatto che Albert Einstein sia nato proprio il 14 marzo (quindi 3,14 ) del 1879… forse uno dei casi più insoliti e difficili da spiegare con una semplice formula! Inoltre, sempre il 14 marzo (2018) viene a mancare uno dei più celebri scienziati mai esistiti, Stephen Hawking, che certamente provava una certa simpatia nei confronti di questo numero tanto infinito, quanto spettacolare.
Buon Pi-Day a tutti!