di Alyssa Maria Matko (1F)
Per il club di lettura della classe mi è stato chiesto di leggere e poi parlarvi di un libro: io ho scelto un classico della letteratura americana per ragazzi, Piccole donne di Louisa May Alcott, nella versione di Tea Stilton.
Le protagoniste del romanzo sono quattro sorelle: Meg, Jo, Beth e Amy. La storia comincia con una festa di Capodanno a cui Meg e Jo erano invitate. Meg, che era sempre ordinata, trova subito un vestito perfetto, a differenza di Jo che aveva un carattere più da maschiaccio e che, nel disordine del suo armadio, non riusciva a trovare l’abito giusto da indossare. Dopo un po’ ne trovò uno, che aveva però una bruciatura sul retro; Jo lo mise lo stesso, promettendo che non si sarebbe mossa per non far vedere la bruciatura. Alla festa si nascose dietro a una tenda per non ballare e là incontrò un ragazzo di nome Theodore Laurence, per gli amici Laurie.
Il giorno dopo le sorelle tornarono a lavoro; il padre era povero, quindi anche loro lo erano. Meg si diresse dalla famiglia King perché si prendeva cura dei quattro figli e Jo andò dalla zia, una brontolona senza limiti, che solo lei riusciva a sopportare. Le due sorelle più piccole, invece, restarono a casa: Beth aiutava la mamma nelle faccende domestiche e si occupava di tre coniglietti; Amy aveva una grande passione per l’arte, infatti per distrarsi un po’ le bastava solo colorare. Un giorno Jo andò a far visita a Laurie, che invece era nobile e ricco, e il nonno del giovane la accompagnò a visitare la casa.
Tra lavoro e amicizie, passò un anno. Nel mese di luglio il padre delle ragazze partì per lavoro e loro in autunno ricominciarono la scuola. In inverno, però, Beth si ammalò di una grave malattia, proprio quando anche la mamma era lontana. Le tre sorelle cercarono di curare Beth in segreto, ma una mattina, vedendo la sorellina pallida, chiamarono il dottore. Anche Laurie diede loro una mano riuscendo a mettersi in contatto con la loro mamma, la signora March. Quella stessa notte ella rientrò a casa e la giovane figlia guarì.
In primavera Meg si prese invece una cotta per il signor Brooke, un professore. Anche il signor Brooke amava Meg, ma Jo non era felice perché sapeva che la sorella se ne sarebbe andata una volta sposata. Nonostante anche la zia brontolona si lamentasse di questa unione (perché riteneva il professore con pochi soldi un partito non adatto), Meg e il signor Brooke alla fine si fidanzarono.
Arrivò allora Natale, il 25 dicembre. Laurie bussò alla porta della famiglia March e senza aspettare risposta entrò in casa. Non era però da solo: insieme a lui, dalla porta entrò il signor March, il padre delle ragazze!
Da quel momento le quattro sorelle vissero felici e contente, crescendo e diventando delle “piccole donne”.
Consiglio questo libro perché in ogni capitolo viene raccontata un’avventura diversa, quindi è molto avvincente.