di Luca Cernetti e Riccardo Santini (2F)
Tra giallo e rosso, gli arbitri possono estrarre un nuovo tipo di cartellino: si tratta di quello bianco.
Circa dieci anni fa, il presidente della Fifa Michel Platini fece una proposta: l’arbitro poteva estrarre il cartellino bianco, ovvero un calciatore poteva essere espulso per un tempo che andava dai 5 ai 10 minuti.
Questa espulsione a tempo non prese mai piede e quindi questo colore del cartellino fu messo da parte; fino a quando, il 21 gennaio 2023, durante il derby professionistico di calcio femminile tra Benfica e Sporting Lisbona, l’arbitro Catarina Campos lo sventolò per ben due volte, ma con un significato completamente diverso.
In questa occasione l’arbitro lo mostrò con merito allo staff medico delle due squadre che soccorsero una persona in tribuna colta da un malore. I medici intervennero tempestivamente e, mentre tornavano verso le loro panchine, gli spettatori dello stadio si alzarono in piedi e fecero partire un lungo applauso; anche l’arbitro sottolineò il loro intervento estraendo il cartellino bianco come simbolo di fair play.
Il cartellino bianco, infatti, non influenza la partita in nessun modo, non tocca il risultato, non rientra nel referto arbitrale; viene utilizzato dall’arbitro per segnalare un gesto sportivo corretto, seguito dagli applausi del pubblico, felici di vedere su un campo di calcio un gesto opposto a una simulazione o alle classiche proteste per ogni minima decisione arbitrale.
Questo cartellino, in generale, può essere utilizzato dopo qualsiasi gesto di fair play visto in campo, come un tocco di mano inesistente, quando un calciatore ammette di non aver subito un fallo dall’avversario o, ancora meglio, quando l’atleta fa presente all’arbitro che, per esempio, il rigore che gli era stato fischiato non c’era.
Quindi possiamo notare che la differenza tra cartellini giallo, rosso e bianco è netta. L’ammonizione e l’espulsione, infatti, arrivano dopo situazioni che vanno in contrasto con il regolamento, principalmente falli e proteste. Sono “sanzioni” e come tali riguardano l’aspetto “negativo” di una partita di calcio. Il cartellino bianco, invece, viene estratto dall’arbitro come premio e serve a promuovere e sottolineare i valori etici dello sport e le buone azioni che si compiono in un campo da calcio; può quindi essere la dimostrazione che, all’interno dei famosi novanta minuti, c’è anche spazio per un gioco pulito e per il rispetto nei confronti dell’avversario.