di Stella Alari e Vittoria Coluccini (3B)
Domani, venerdì 19 novembre, sarà il giorno dell’eclissi di Luna più lunga del secolo: durerà ben 3 ore 28 minuti e fino al 2100 non ce ne sarà un’altra di così ampia durata.
L’eclissi lunare è quel fenomeno che avviene quando la Terra si inserisce tra il Sole e la Luna, oscurando la luce della stella e dunque gettando un cono d’ombra sul nostro satellite. Essa può avvenire solamente quando la Luna è piena, ma è molto più frequente rispetto all’eclissi solare (ce ne sono infatti da 2 a 4 ogni anno). L’eclissi può essere totale o parziale in base alla percentuale di occultamento.
Domani il nostro satellite si coprirà al 97% ed un pezzettino del disco lunare continuerà a splendere nel cielo; sarà quindi un’eclissi parziale.
L’eclissi inizierà alle 7 del mattino (Luna a Ovest, Sole a Est) e raggiungerà il picco intorno alle ore 9. Sarà visibile già a partire da oggi nei territori di Asia, Australia e America, oltre che in alcune parti dell’Alaska e delle Hawaii. L’eclissi non potrà essere visibile in tutta Italia, ma soltanto nelle regioni del Nord, l’alta Toscana e una parte della Sardegna. Potrete già intuire che con il sole già alto nel cielo sarà piuttosto difficile vedere la fase di picco dell’eclissi: ciò non toglie che, se favoriti da un cielo sereno o poco nuvoloso, la si possa osservare con successo.
CURIOSITÀ – Il plenilunio di novembre viene chiamato “luna del castoro” dai nativi americani Algonchini, in quanto questo era il periodo in cui si tendevano le trappole per i castori, la cui pelliccia serviva per scaldarsi dall’inverno.