a cura della classe 2B
“Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense”.
Inferno, V Canto, vv. 100-107
La violenza sulle donne è un fenomeno che ha origini antichissime e che ancor oggi, purtroppo, coinvolge migliaia di donne vittime di maltrattamenti in tutto il mondo.
Già Dante, il sommo poeta, racconta nel V Canto dell’Infermo un episodio di femminicidio in ambiente domestico, accaduto realmente nel XIII secolo.
I protagonisti della tragica vicenda sono Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, due giovani amanti uccisi violentemente dalla gelosia del marito della giovane in quanto adulteri.
Dante, dimostrando una mentalità estremamente moderna per il suo tempo, fa raccontare la storia dei due sfortunati amanti proprio a Francesca – scena del tutto fuori dal comune per l’epoca -, mentre Paolo resta in silenzio per tutto il tempo e piange. Al termine del discorso della giovane anima tormentata Dante si commuove per lei e per le sue sofferenze; tuttavia resta il fatto che l’autore la colloca nell’Inferno, in quanto per la Chiesa il peccato di adulterio merita condanna.
Il poeta prova profonda pena ed empatia per le due anime dannate che, sebbene abbiano peccato, di certo non meritavano questa fine. Proprio per questo viene riservato ai due un trattamento “speciale” rispetto agli altri dannati: Dante li fa viaggiare insieme nei venti della bufera che tormenta i lussuriosi.
All’epoca non esisteva il termine femminicidio, ma il concetto rimane lo stesso; infatti, si può notare come il marito, considerando la moglie simile a un oggetto di sua proprietà, non accetta il fatto che lei ami un altro uomo.
Oggi, anche se sono trascorsi molti secoli da questa tragica vicenda e sono presenti leggi che tutelano le donne rispetto ad ogni forma di violenza, sono ancora troppi gli episodi di aggressione/uccisione che le vede coinvolte.
Per questo si è cercato di individuare una data a livello internazionale, il 25 novembre, in ricordo di tutte le donne vittime di violenza con la speranza di sensibilizzare un numero sempre maggiore di persone affinché non accada mai più.