di Giulia Parlani e Irene Pazzetta (2B)

I fenomeni inspiegabili si collocano al di fuori della realtà, in una dimensione misteriosa e soprannaturale, spesso caratterizzata da apparizioni e sparizioni di fantasmi. Molti sono i castelli, i monasteri, i palazzi in cui le storie si mescolano, alimentando racconti di “presenze”  intrappolate fra mura fatiscenti.

Nel Castello di Monte Sant’Angelo, nel Gargano (Foggia), si aggira il fantasma di Bianca Lancia, la donna che Federico II amò. L’imperatore stesso, a causa della sua grande gelosia, la fece imprigionare in quel luogo.

Spesso si può vedere il fantasma di Bianca Lancia aggirarsi per le stanze del castello  con la sua veste bianca, la stessa che indossava il giorno in cui si lanciò dal torrione principale. Inoltre la pianta selvatica che cresce solo lì, è bianca come il colore del vestito della donna.

Altra storia misteriosa riguarda il castello di Montebello, in provincia di Rimini, in  cui  abitava la famiglia dei Montebello. La loro figlia Guendalina era albina, con pelle chiarissima e capelli bianchi, e a quell’epoca gli albini erano considerati figli del demonio. Per tale motivo la mamma le tingeva i capelli con soluzioni naturali che però davano alla chioma un colore azzurro, da qui il soprannome “Azzurrina”.

Il 21 giugno  del 1375, giorno del solstizio d’estate, durante un temporale, Azzurrina giocava con una palla di stracci che rotolò nei sotterranei del castello e la bambina la inseguì. Azzurrina non venne più ritrovata ma da quel giorno il suo fantasma vaga nel castello e si fa sentire ogni cinque anni nel giorno del solstizio d’estate.     

Anche edifici di più recente costruzione, possono essere infestati da presenze inquietanti.

Un esempio è il Cecil Hotel che si trova a  Los Angeles, ed è stato inaugurato nel 1927 per ospitare uomini d’affari internazionali e viaggiatori d’élite.

Purtroppo però, appena due anni dopo l’apertura, la Grande Depressione ne causò il declino.
L’hotel, infatti, si trova nella Skid Row, l’area odierna Central City East che sin dagli anni ’30 era conosciuta per la sua popolazione di homeless,  senzatetto.
L’hotel divenne quindi un luogo di rifugio per senzatetto, fuggiaschi ma soprattutto criminali e suicidi.

Per molti anni in questo luogo si sono verificate morti violente. 

Una delle morti più misteriose mai avvenute al Cecil Hotel è avvenuta nel 2013. La studentessa canadese Elisa Lam venne trovata morta all’interno del serbatoio dell’acqua sul tetto dell’hotel tre settimane dopo la sua scomparsa. Alla luce dei suicidi, delle disavventure e degli omicidi il Cecil venne soprannominato “l’hotel più infestato di Los Angeles”.

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