di Cristian Carlomagno e Giulia Faggioli (3B)
Per questo Giorno della memoria, utilizzando la tecnica di scrittura creativa del Caviardage e partendo dalla canzone “Auschwitz” di Francesco Guccini, meglio conosciuta come “Canzone del bambino nel vento”, abbiamo voluto ricordare la sofferenza che si provava nei campi di concentramento ed i crimini commessi contro l’umanità, affinché la memoria ci renda consapevoli che l’intolleranza, l’odio e l’aggressività verso persone e comunità, motivate da differenze religiose ed etniche, sono da condannare senza riserva.
ll caviardage è un processo creativo: consiste nella realizzazione di una poesia a partire da una pagina scritta, annerendo le parole considerate “inutili” e decorando in vario modo la stessa pagina. Caviardage viene etimologicamente dalla parola francese “caviar” (caviale), in pratica “annerire”.